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La cassetta dei ferriDurante molti anni di esperienza in auto ed in camper in paesi extraeuropei, e durante molte esperienze di fai-da-te come meccanico, falegname, idraulico, elettricista, muratore ho messo a punto un'attrezzatura da portarsi appresso che si compone delle seguenti cose: 1) La cassetta dei ferri base: contiene il necessario per il primo intervento, risolve in molti casi la situazione. 2) Altri attrezzi base fuori della cassetta 3) La cassetta del meccanico: per interventi meccanici importanti, specie in paesi extraeuropei. 4) Altri attrezzi da meccanico fuori della cassetta: altri attrezzi utili in situazioni difficili che non entrano nella cassetta 5) La cassetta del gommonauta: per chi gira con gommone e fuoribordo al seguito
Spero che troviate in questo elenco degli spunti interessanti. La cassetta dei ferri base Contiene l'occorrente per intervenire in qualsiasi situazione, meccanica, idraulica, elettricità ma con un ingombro ed un peso limitato. Tutto è infatti all'interno di una cassetta di plastica con manico, formata da due gusci incernierati, del tipo spesso usato dai pescatori. Dimensioni cm. 36 x 17 (h=13 cm.). Fig. 1
- Pinza grip. E' una pinza con un particolare snodo ed una vite di regolazione. Regolando opportunamente la vite e stringendola con forza fino allo scatto, blocca con molta efficacia oggetti fino a 30 mm. di diametro. Una terza leva permette di sbloccarla. Molto utile, sia per bloccare bulloni, che per far presa su tubi lisci, ma anche per bloccare come un morsetto pezzi da lavorare o incollare. Nel mio caso la uso anche come martello, giacché quest'ultimo manca per motivi di peso nella cassetta base. Si trova in qualsiasi ferramenta. Fig. 1-9 - Pinza normale. Di fatto se ne può anche fare a meno, basta la grip e quella a punte. Fig. 1-6 - Pinza isolata con punte ricurve. Ha i manici rivestiti di plastica isolante, le due punte si assottigliano in forma di cono sottile spaccato in due, nel mio caso sono anche ricurve. Comoda per lavorare con le pinze in punti di difficile accesso. Fig. 1-8 - Pinza con punte sottili diritte. E' utile per lavorare in piccoli spazi. Fig. 1-8 - Cacciaviti normali: a croce ed a lama in varie misure (lunghezze da 12 a 25 com.) I cacciaviti vengono usati oltre che per le viti anche come scalpelli (con cautela) e perni, quindi devono essere di buona qualità. Tra l'altro una punta rovinata di poco o di dimensione non esatta potrebbe fare la differenza nello riuscire a svitare una vite molto serrata. Fig. 1-4 - Cacciaviti molto corti (8 cm.) uno a croce e l'altro a lama. Fig. 1-3 - Cacciaviti ad angolo: sono particolari cacciaviti piegati ad angolo retto. Sono in pratica un tondino di acciaio piegato ad entrambe le estremità ad angolo retto, da una parte a lama, dall'altra a croce. Sono molto difficile da trovare, io ne ho un set in 3 pezzi di misure diverse; si trova però un cacciavite con punte intercambiabili con un manico ad L dove inserire le punte ad entrambe le estremità. Sono utili non solo per viti che non hanno spazio sopra, ma anche per avere una leva per svitare viti molto dure. Fig. 1-2 - Cacciavite a punte intercambiabili: possono sostituire i normali cacciaviti, con un solo manico e diverse punte lunghe si adattano a diverse viti a croce o a lama Fig. 1-5 - Forbici da elettricista. Robuste, con manici isolati, lunetta su una lama per scorticare meglio i fili elettrici. Fig. 1-11 - Raspa cilindrica da legno, di diametro inferiore a 7 mm. serve per allargare fori su legno e plastica fatti con il trapano. Fig. 1-1 - Succhiello. Si usa per marcare su legno e plastica il punto di entrata delle viti o per avviare i fori fatti con il trapano. Fig. 1-1 - 3 pinzette inox di tipo chirurgico. Hanno punte acuminate, una le ha ricurve, un'altra si mantiene con le punte serrate. Utili per lavori di precisione o per recuperare piccoli oggetti (viti, bulloni ecc.) caduti dentro fori. Fig. 1-11 e 1-7 Fig. 2
Utensili - Chiave a tubo 10-11 mm di buona qualità (fusa non stampata). Sarebbe meglio a pipa (ad angolo). Fig. 2-5 - Chiave a tubo 13-17 mm. Tenete presente che i bulloni più diffusi sono 10, 13 e 17 mm. Fig. 2-5 - Chiavi spaccata - stella da 17, 13 e 10 mm. Anche queste servono molto, calcolate che spesso per svitare un bullone occorre lavorare sul dado ma bloccare anche la testa, quindi occorrono due chiavi di uguale misura. Fig. 2-6 - Chiave spaccata regolabile da 0 a 25 mm. Fig. 2-7 - Chiavi brucola per dadi a brucola. Fig. 2-8 - Chiavi torx simili alle chiavi a brucola, ma con un profilo stellato invece che esagonale, molti dadi ormai usano questa chiave. Preferire quelle con foro centrale, adatte anche a bulloni con sporgenza al centro. Fig. 2-9 - Lime senza manico (per occupare poco spazio): sono utili due lime per ferro (piatta e tonda) ed una per alluminio. Fig. 2-3 - Trapano a mano, molto piccolo ed economico, ma ormai non tanto diffuso dato il successo di trapani a batterie. Il mio monta punte fino a 7 mm. Lo ritengo indispensabile per averlo a portata di mano nella cassetta. Un trapano di questo tipo permette di forare anche in punti scomodi, abbastanza facilmente su legno, con qualche difficoltà su alluminio, con molta più fatica su ferro. Fig. 2-4 I fori in genere servono per inserire viti nel legno senza il rischio di spaccarlo, oppure per mettere rivetti. - Serie di punte da trapano da 1 a 7 mm. Fig. 2-2 - Seghetto a ferro, di tipo economico con manico molto semplice. Serve per segare ferro, alluminio, legno con un taglio preciso. Utile anche per modellare insieme alle lime pezzi di alluminio per ricostruire parti rotte. A volte si usa anche per segare bulloni arrugginiti che non si svitano. Fig. 2-1 - 5-10 lame di ricambio per il seghetto a ferro (si rompono spesso). Fig. 3
- Cacciaviti di precisione: 3-4 cacciaviti di piccole dimensioni, a lama ed a croce, del tipo da orologiaio, con l'estremità del manico formata da una rondella girevole. Servono spesso per interventi su orologi, macchine fotografiche, apparecchi elettronici. Fig. 3-2 - lama tipo cutter. E' importante che abbia un manico robusto per poter tagliare ed incidere legno, gomma, compensato ed altro. Lame di ricambio. Fig. 3-13 - 1 matita (si tempera con la lama del cutter) - 1 pennello piccolo (n. 4 da acquerello). Serve a togliere polvere, ripulire, dare l'antiruggine. - 1 spazzolino da denti con setole dure. Per pulire. - metro a nastro metallico avvolgibile da 3 mt. Fig. 3-12 - due spatole del tipo a lamina metallica rettangolare (senza manico). Occupano poco posto (sono spesse circa un decimo di millimetro) e sono utili in molte situazioni: si infilano in fessure sottili, fungono da base per impastare mastici, oltre all'uso come spatole. Fig. 3-4 Materiali - tubo di colla: in genere uso o una tipo Artiglio o Bostik (si lascia asciugare su entrambe le superfici e poi aderisce fortemente mantenendo l'elasticità) oppure il Saldaplastica Bostik, sempre adesivo a contatto con odore di acetone adatto particolarmente ai materiali vinilici. Non mi piacciono colle tipo Attak che in diverse situazioni risultano inutili perché riempiono poco e tendono a cristallizzare. - nastro adesivo telato. Deve essere quello telato di buona qualità, che resiste anche all'acqua ed al sole, ad esempio di marca Tesa o Boston. Fig. 3-11 - nastro di teflon. Non indispensabile, ma può servire al posto della stoppa per sigillare raccordi idraulici ma anche per avvitare viti spanate. Fig. 3-10 - 6 pezzi di carta vetrata e carta smeriglio, di varie grane, ognuno cm. 13 x 7. Per togliere ruggine, ripulire, rendere ruvide le camere d'aria prima di applicare le toppe. Fig. 3-5 - un insieme di fascette in plastica di varie misure, del tipo usato per serrare i fasci di cavi elettrici. Fig. 3-3 - matassa di circa 50 cm. di fil di ferro - matassa di circa 50 cm. di filo elettrico - matassa di circa 50 cm. di filo elettrico del tipo doppino telefonico rosso-bianco. E' utile usato come fil di ferro sottile, non si ossida. - matassina di stagno da saldatura per circuiti elettrici. Può essere utile per fare piccole saldature sul fornello. Fig. 3-7 - 5-10 morsetti da impianto elettrico di varie misure Fig. 3-8 - 3-4 piastrine metalliche forate. Possono essere squadrette o piastrine di ferro del tipo che si trovano dal ferramenta. Meglio averne anche di abbastanza lunghe (20 cm.) Fig. 3-1 - pezzi di alluminio: un paio di barre di alluminio ad L (ad esempio cm. 2 x 2, lunghe 30 cm.), qualche lamina piana di alluminio (ad es. cm. 10 x 25). L'alluminio si lavora molto bene, si fora facilmente, la lamina si piega con la mani, non si ossida. E' utile per ricostruire parti rotte, per mettere insieme, rivettandolo o con viti, il fascione di plastica del camper in caso di rotture ed in molte altre situazioni. Fig. 3-1 - alcuni gommini paracolpi: esistono oltre il tipo a feltrino anche dei piccoli gommini adesivi. Sono utili per proteggere punti sollecitati all'interno del camper. - una selezione di viti, chiodi e bulloni grandi (che non entrano nei portarullini). Fig. 3-7 e 3-9 - Bulloni, rondelle e viti inox Una selezione per sostituire pezzi rotti o per fissare legno e ferro, anche esposto alle intemperie. Fig. 3-6 - una bustina di chiodi a spillo: sono quelli che si usano per attaccare le bacchtte da parati al muro, di acciaio, senza testa, molto sottili. Occupano così poco spazio che vale la pena averli. I portarullini Nella cassetta trovano posto anche 8 portarullini fotografici che contengono varie cose di piccole dimensioni. I portarullini sono di dimensioni standard: cilindrici, alti 5 cm. di diametro 3 cm. con tappo ad incastro. - Portarullino n. 1: misto di bulloni, dadi e rondelle - Portarullini n. 2 e 3: misto di viti parker e da legno. In genere sono viti con innesto a croce, autofilettanti, di lunghezza da 1 a 4 cm. Si raccomanda di averne di lunghezza minore dello spessore delle pareti del vostro camper - Portarullino n. 4: misto di ganci, occhielli, guarnizioni in gomma (tipo da rubinetto), o-ring (anelli di gomma usati per guarnizione), cappellotto da camera d'aria con punte (da usarsi per svitare le valvole delle camere d'aria), un paio di valvole di ricambio per camere d'aria. quest'ultime cose potete farvele regalare dal vostro gommista. - Portarullino n. 5: viti e bulloni in acciaio inox. In alcune situazioni, come in caso di intervento su punti esterni del camper o su gommone, è utile avere bulloni e viti che non si ossidano. - Portarullino n. 6: materiale elettrico: faston maschi e femmina, cappucci isolanti per faston, faston multipli. I faston sono il classico innesto dell'impianto elettrico dell'auto: si montano all'estremità dei fili elettrici schiacciando il gambo con le pinze. La femmina è più usata. Faston maschi e efemmine sono abbastanza facili da reperire, mentre più difficile è trovare il faston multiplo: è un piccolo pezzo che si compone di un faston femmina che termina con due maschi alle estremità. E' utile per avere due attacchi maschi dove ve ne è uno solo, cioè aggiungere un filo. - Portarullino n. 7: grasso. Il grasso è indispensabile in molte situazioni. - Portarullino n. 8: Liquido antiruggine tipo Kelfos. In caso di danni alla vernice ed alla carrozzeria del vostro camper può essere utile coprire subito il metallo esposto con l'antiruggine, usando il pennello. Il portarullino mantiene perfettamente il liquido ed il piccolo quantitativo è sufficiente per la maggior parte dei casi.
Attrezzi base al di fuori della cassetta Alcuni utensili possono essere utili ma non entrano nella cassetta, trovano però posto nel camper: - Tester: per misurare correnti elettriche, comodo per risolvere problemi di impianto elettrico del mezzo, controllare la qualità della corrente nei campeggi, controllare l'efficienza di batterie e pannelli solari. In quest'ultimo caso deve poter misurare correnti di almeno 5-10 Ampere (che a 12 Volts equivalgono a 60-120 Watt di potenza del pannello) - Rivettatrice: indispensabile per solide e rapide unioni tra metalli o plastiche. Naturalmente occorre anche una scorta di rivetti di varie misure (in particolare adatti a vari spessori, più che di differenti diametri del foro) - Bomboletta spray di olio sbloccante, tipo CRC: da usarsi per proteggere da ruggine e salsedine, per sbloccare parti arrugginite ed in generale per lubrificare facilmente penetrando. - Stucco epossidico per metalli: è un cilindro di materiale morbido, in due materiali, uno all'interno e l'altro all'esterno del cilindro. Si stacca la quantità necessaria e si impasta con le mani (meglio con i guanti). In genere la reazione chimica lo scalda, e nel giro di pochi minuti si solidifica senza ridursi di volume. Molto utile per riparare serbatoi, radiatori, marmitte, ricostruire metalli. In commercio se ne trova di diverse marche: il Praxit della Arexons, oppure un altro della Bison. - Nastro autoagglomerante in E.P.R.: è un nastro di una speciale gomma che si risalda perfettamente su se stessa. Si applica allungandolo di circa il doppio ed avvolgendolo intorno alla parte da riparare. Il nastro è elastico e quindi aderisce fortemente e nello stesso tempo si agglomera formando una massa unica. Utilissimo per rapide riparazioni a tubi che perdono. Il suo uso originale è per sigillare i raccordi di impianti elettrici all'aperto. - Cavi per batteria: attenzione che abbiano la sezione del rame di diametro adeguato, specie se sono lunghi. - Pezzi vari: di gomma (tipo pavimento in gomma) e di imbottitura isolante da tubazioni. Quest'ultima è un materiale di schiuma espansa nera spessa circa due cm. a forma di tubo di diversi diametri che risulta utile per imbottire, riempire spazi per evitare vibrazioni, per sigillare taniche da carburante ecc. Pezzi di alluminio e di legno di dimensioni maggiori di quelli nella cassetta. Un pezzo di legno robusto (una tavoletta 15x25 spessa 2 cm.) può essere utile come base per lavorare pezzi con il trapano, la sega o la lima. Alcuni metri di quadrello di legno (stecca di cm 2x2) possono essere utili per riparazioni e rinforzi all'interno del camper. - Pezzi di tubo in plastica di varie dimensioni: dai tubetti da carburatore dei motocicli ai tubi da innaffiatura. Sono utili per riparazioni e per succhiare o spruzzare liquidi. - Saldatore e stagno: se avete un inverter un saldatore a stagno di quelli usati per circuiti elettronici è utile, specie per interventi sull'impianto elettrico. - 2 materassini in PVC, del tipo economico, anche forati, ma di colore sgargiante. Servono, sgonfi, per stendersi per terra sotto il camper o per appoggiare i pezzi smontati. Il colore sgargiante serve a rendervi più visibili quando vi trovate ai bordi della careggiata. Il loro vantaggio e la grande facilità con cui possono essere ripuliti e lo spazio minimo di ingombro. - guanti usa e getta: comodi per non sporcarsi durante il lavoro. Quelli in vinile sono migliori di quelli in lattice di gomma. - pompa ad immersione: una piccola pompa 12V ad immersione può avere diversi utilizzi: da una parte attingere ad acqua di fiumi, laghi e pozzi, dall'altra messa nel serbatoio in sostituzione provvisoria della pompa del camper rotta. Oltre ai modelli, abbastanza piccoli che si trovano nei negozi per camper, si può vedere tra le pompe da sentina nei negozi di nautica. - raccordi acqua e tubi - raccordi elettrici e cavi - guarnizioni di ricambio per acqua e gas - vernice da ritocchi: il tubetto con pennellino incorporato va benissimo. - cinghie da bagagli: se ne trovano con fibbia di bloccaggio rapida. - tubo di silicone con pistola: sempre utile per riempire, tamponare infiltrazioni e fessure - Compressore elettrico 12 Volt: pur essendo poco più di un giocattolo (ho un modello della Valex) può essere utile in molte situazioni, ad esempio per sgonfiare le ruote di un gemellato per togliere un sasso incastrato. Accertarsi che raggiunga almeno una pressione di 8-10 atmosfere.
La cassetta del meccanico In effetti per effettuare interventi meccanici di un certo impegno occorrono diverse chiavi inglesi ed utensili. Queste possono servirci per fare le riparazioni personalmente oppure, come, capita spesso, per farle usare al meccanico rimediato che non ha neanche in officina l'attrezzatura adatta a fare il lavoro. Oltre alla cassetta dei ferri vera e propria, anche essa dello stesso tipo della precedente, ci sono delle serie di chiavi ed altri ferri utili sparsi negli anfratti del camper. La cassetta contiene attrezzi in aggiunta alla cassetta base per interventi di tipo meccanico: - martello da 1 Kg.: un meccanico non dovrebbe mai usare il martello, ma a volte è l'unico rimedio. - fascette a vite o a nastro: per rimontare manicotti del radiatore o altri tubi - trapano da petto: se non avete un inverter sufficiente per il trapano elettrico, un buon trapano da petto può risolvere situazioni in cui il trapano a mano della cassetta base non basta. Si chiama da petto perché ha sul retro una parte piatta da appoggiare sul petto per spingere la punta. La manovella ha due attacchi corrispondenti a due velocità, mentre il mandrino monta punte fino a 10 mm. - punte da trapano da 8 a 10 mm. in aggiunta a quelle della cassetta base. - serie di chiavi spaccate - stella da 6 a 22 mm. - chiave spaccata 20-22 mm. - pinza togli fermi: è una pinza a molla che termina con due sottili punte ricurve. Si infilano le punte nei due fori del fermo a molla, poi si allarga la pinza ed il fermo dilatato può essere sfilato dalla scanalatura dove si trova. - chiavi a tubo 6 - 7 mm. e 8 - 9 mm. Anche una chiave da candele se avete un motore a benzina. - Serie di chiavi a brucola da 2 a 12 mm.: Sono le chiavi per i bulloni con incavo esagonale al posto del dado. Se ne trovano in commercio serie di varia qualità, in genere in forma di barre esagonali piegate ad L. - Serie di chiavi Torx da 10 a 50: sono simili a quelle a brucola ma hanno un profilo a stella invece che esagonale. Indispensabili per chi ha il Ford Transit, che ne usa in molte parti: ad esempio sono necessarie per cambiare un finestrino o smontare il motorino di avviamento. - set cacciavite: un manico con meccanismo a bussola (gira in un senso solo), barra di prolunga, barra di prolunga flessibile, punte con attacco esagonale (a lama, a croce, a brucola, torx), adattatore attacco esagonale-quadrato (per montare le chiavi della serie a bussola 4-13 mm.) - cacciavite ad impatto: questo cacciavite, dotato di una serie di 4 grosse punte, può risolvere situazioni difficili, ad esempio smontare le viti che reggono uno sportello. Il suo meccanismo, interno al manico, trasforma una colpo un una rotazione della punta. Si usa battendo con forza con il martello sul manico metallico ottenendo il duplice scopo di premere con forza la punta sulla vite e contemporaneamente un forte impulso a svitare. Sono utilizzati spesso dai carrozzieri. Attrezzi meccanici al di fuori della cassetta - Serie completa di chiavi a bussola da 4 a 13 mm. Se ne trovano in commercio di varia qualità, ma è meglio prenderle buone; spesso arrivano solo fino a 12 mm., ma è meglio avere anche la 13, semmai acquistatela a parte, come ho fatto io. Hanno oltre la chiave a bussola (quella che permette di girare i bulloni in un solo senso) una serie di prolunghe ad innesto. - Serie completa di chiavi a bussola da 10 a 24 mm. Vale quanto detto per la precedente. - Filiera da 6-8-15 mm. Serve a ripristinare o a fare impanature maschio o femmina. In molti anni non mi è mai capitato di usarla ma potrebbe risolvere situazioni difficili. - Morsetto da falegname, lungo 40-50 cm. Utile come barra, per comprimere, per incollare e per tenere fermi pezzi. - Sbarra di ferro: mi sono fatto fare dal negozio di idraulica due pezzi di tubo filettati da 3/4 e da 1 pollice, entrambi lunghi 60 cm. si infilano uno dentro l'altro ma si possono unire con un raccordo idoneo. Il risultato è una robusta sbarra di 1,2 metri che risolve molte situazioni di forza. Ricordate Archimede: datemi una leva e vi solleverò il mondo. - Cavo di traino: un robusto cavo intrecciato di 15-20 metri di lunghezza va meglio di cavi in acciaio. Attenzione a quelli in vendita che spesso non sono abbastanza robusti per mezzi di 3 tonnellate come un camper. - Cric idraulico a bottiglia: è utile avere un secondo cric oltre a quello in dotazione - Paranco da 2 tonnellate: consiste in un rocchetto comandato da una leva con un meccanismo a scappamento che avvolge un cavo di acciaio con un gancio. Un secondo gancio si trova nel telaio che sostiene leva e rocchetto. In pratica con la leva si riesce ad avvolgere il cavo fino ad una trazione di 2 tonnellate. Il mio è un modello economico, della Valex, ma mi è capitato di usarlo come cavo di traino su una pista tunsina ed ha resistito (non è comunque adatto perché il cavo è lungo meno di due metri). E' stato anche utile per raddrizzare un gradino elettrico che si era storto, perché il telaio era molto duro ed il paranco è servito a tirare la leva fatta con la sbarra di ferro. Può anche servire ad agganciare e raddrizzare provvisoriamente parti di carrozzeria deformate dopo urti. La cassetta del gommonauta La terza cassetta, sempre del tipo in plastica da pescatore, contiene utensili per il fuoribordo ed il gommone - chiave a tubo da candele - ricambi: candele, girante pompa acqua, membrana pompa benzina - Spray CRC marino: specifico idrorepellente e antiossidante - Grasso specifico per uso marino - Ingrassatore a siringa: un piccolo stantuffo da riempire di grasso, il tubo telescopico all'estremità funge da pompa per infilare il grasso negli ingrassatori - Bulloni e viti inox: una maggiore scelta in aggiunta a quelli della cassetta base. - serie di toppe - collante specifico per il gommone - estrattore per volano: in genere per smontare il volano del fuoribordo c'è bisogno di un estrattore, che può anche essere utile per smontare altre cose (cuscinetti, pulegge ecc.). Il mio è di tipo universale a 2 punti di presa. In pratica due ganci regolabili tengono fermo il pezzo (puleggia, volano, cuscinetto) mentre una vite fa forza sull'asse centrale.
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