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Guida per preparare i bagagli di www.camperisti.itControlli doganali: dazi e tasseIn breve: quasi tutti i paesi tassano le merci destinate al commercio, quindi dovete convincere il doganiere che le cose che avete acquistato all'estero sono souvenir per voi ed i vostri amici. Alcoolici e tabacchi hanno altri limiti o divieti Ogni stato ha un sistema di tassazione che comprende anche tasse indirette, cioè tasse legate all'oggetto e non alla persona (ad es. l'IVA). Per questo importare in un paese un oggetto di norma vuol dire dover pagare una tassa di importazione, oppure un dazio, cioè un importo imposto per legge per proteggere la produzione locale da quella estera più economica. Possiamo distinguere tra i paesi che attraversate durante il vostro viaggio ed il ritorno nel paese dove risiedete. Infatti siete esentati dal pagare per oggetti in transito, cioè che riporterete fuori dal paese dove state entrando. Ma non è facile dimostrare che non venderete i vostri oggetti di valore a qualcuno durante il vostro soggiorno nel paese. Per essere sicuri che questo non accada la dogana a volte segna sul vostro passaporto (o nei loro archivi) gli oggetti di maggiore valore come il vostro veicolo o l'attrezzatura elettronica. Alla vostra uscita dal paese controlla che abbiate ancora gli oggetti segnati. Se viaggiate con il vostro veicolo ricordate che il proprietario del veicolo deve essere presente, altrimenti quasi tutte le nazioni richiedono una delega notarile per poter importare temporaneamente il veicolo. Vedi Viaggiare con il proprio mezzo di trasporto) per altre notizie sui documenti necessari. Se invece avete un veicolo a noleggio ed intendete passare delle frontiere, verificate con il noleggiatore se è possibile e se le assicurazioni rimangono valide. I problemi sorgono quando avete molti oggetti di un certo valore, ad esempio 10 tovaglie ricamate a mano, allora il doganiere può pensare che le tovaglie le avete prese per rivenderle, soprattutto il doganiere del vostro paese quando rientrate. E questo comporta il pagamento dell'IVA, calcolata sull'importo che il doganiere ritiene abbiate speso per acquistarle (una ricevuta di acquisto potrebbe essere utile, comunque prevale la sua stima). Già così si capisce che siete in balìa del buon cuore del doganiere, il quale in genere non pone problemi per tipici souvenir ed oggetti di scarso valore, ma solo se sono in numero limitato, cioè se non sospetta che ne stiate facendo commercio. Per gli oggetti invece di un certo valore, come gioielli o attrezzatura elettronica costosa vi potrebbero chiedere di pagare l'IVA al vostro ritorno in Italia o in Europa anche se sono per il vostro uso personale. Così potrebbe darsi che per la macchina fotografica ultimo modello comprata in Italia subito prima della partenza vi venga richiesta l'IVA al vostro ritorno, solo perché sospettano che l'abbiate acquistata all'estero. Sappiate che è un vostro obbligo portare con voi e mostrare la fattura di acquisto che prova che l'avete acquistata in Italia. D'altra parte molti paesi permettono all'uscita di recuperare l'IVA locale (non tassano i turisti), ma dovreste pagare al rientro l'IVA italiana (maggiore). Le regole cambiano da paese a paese, quindi dovete leggere le regole e dichiarare tutto quello che viene considerato di valore o soggetto a restrizioni (alcolici, tabacchi ecc.) Anche il denaro in contanti spesso ha dei limiti e comunque anche se ammesso va dichiarato oltre un certo importo. In alcuni casi è vietato portare fuori dal paese la valuta locale. Attenzione anche ad oggetti vietati nel paese, in alcuni paesi musulmani non è possibile portare maiale, riviste con donne seminude, mentre altri non ammettono spray al peperoncino (come difesa personale) o alcuni farmaci come anabolizzanti o altri farmaci non ammessi. Esempi: Per viaggi in Europa i limiti (a persona oltre 17 anni che non ne fa commercio) sono: 800 sigarette, 400 sigaretti, 200 sigari, 10 litri di superalcolici, 20 litri di vino liquoroso, 90 litri di vino, 110 litri di birra, 10.000 euro in contanti. Per rientrare in Europa (anche da paesi europei con regime fiscale agevolato come Gibilterra, Canarie o isole della Manica), a persona oltre 17 anni che non ne fa commercio, i limiti sono: 4 litri di vino, 16 litri di birra, 1 litro di superalcolici (sostituibile con 2 litri di vino liquoroso o spumante). Per i tabacchi i limiti variano da paese a paese ma il minimo è 40 sigarette, oppure 20 sigaretti oppure 10 sigari oppure 50g di tabacco. Inoltre, se avete un veicolo, oltre al carburante nel serbatoio di serie potete avere altri 10 litri. Per le altre merci incluso profumi un valore massimo di 300 euro a persona sopra i 15 anni se arrivate via terra, 450 euro se arrivate via mare o via aereo. Per entrare in Australia i limiti: 2,25 litri di alcolici ed un pacchetto fino a 25 sigarette (più un pacchetto aperto), 10000 dollari in contanti. Gli australiani fanno compilare un modulo, quindi tutti devono dichiarare. Vedi in fondo alla pagina Prepararsi a varcare una frontiera il modulo doganale australiano. A proposito di come le norme cambino nel tempo: in Australia da luglio 2018 il limite di importazione sigarette è 25, prima era 50, ma nel 2009 si potevano portare 250 sigarette. In Islanda vi sono dei dazi su tutti generi alimentari. Se entrate con un camper dovreste avere al massimo 3 kg di cibo a testa con un valore inferiore a 150 euro, includendo nel cibo anche le bevande e l'acqua minerale. Per quello che supera il limite c'è da pagare una tassa. E' comunque vietata l'importazione di carne non cotta o non confezionata (salumi, prosciutto, anche affumicati ecc.), latticini (formaggi ecc.) e uova crude. Per le norme in Europa vedi la pagina Cosa puoi portare con te dei consigli ai cittadini europei che viaggiano, nel sito ufficiale europa.eu Nota
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