Per chi viaggia con animali da compagnia la situazione è complicata da regole diverse ed anche dal fatto che la definizione stessa
di animale da compagnia varia da paese a paese. Anche all'interno dell'Europa ci sono razze di cani che in alcune nazioni vengono abbattute
immediatamente perché pericolose, mentre in Italia sono ammesse. Chi vuole viaggiare con il
suo cane o il suo gatto deve informarsi bene sulle regole dei paesi dove si reca, per sapere in anticipo se c'è il rischio di
lunghe e costose quarantene o addirittura soppressione.
Normalmente per viaggiare con il proprio animale da compagnia bisogna innanzitutto essere in regola con le vaccinazioni, l'animale deve avere
un chip sottocutaneo, e fare il PET-passport. Vedi la nostra pagina su viaggiare con gli animali.
In alcuni casi l'animale deve viaggiare necessariamente con il suo padrone, o ricongiungersi a lui entro pochi giorni.
Questa pagina contiene informazioni per
chi si appresta a viaggiare all'estero con il proprio animale da
compagnia, quindi non riguarda chi importa o esporta animali o chi si
trasferisce definitivamente da un paese all'altro. La legislazione
europea prevede norme specifiche per gli animali da compagnia,
includendo in tale categoria solamente cani, gatti e furetti, quindi per gli
altri animali occorre fare riferimento ad altre norme. Anche se avete
con voi più di 5 animali da compagnia verrete considerati
importatori e quindi valgono altre regole. Per i cani guida per i
non vedenti vi sono delle facilitazioni che qui non trattiamo.
Tenete presente che è bene
organizzarsi almeno 2-3 mesi prima e che nel caso di cuccioli con
meno di 3 mesi le procedure possono essere più complesse.
Bisogna distinguere tra le norme in
vigore per i turisti con animali da compagnia che viaggiano
all'interno degli stati membri dell'unione, e le norme per chi si
reca al di fuori della comunità europea e poi vi fa ritorno.
Fuori dall'Europa ogni nazione può applicare delle normative
specifiche, anche se la normativa europea è spesso
riconosciuta anche dalle altre nazioni. Quindi se ci si reca in stati
non europei bisogna informarsi presso le ambasciate dei paesi
visitati, oltre a rispettare la norme che regolano il rientro in
Europa dell'animale.
La normativa europea prevede che l'animale sia in
possesso di un passaporto con i suoi dati e le vaccinazioni
effettuate, inoltre l'identificazione dell'animale avviene tramite un
microchip sottocutaneo.
- la vaccinazione antirabbica deve
essere fatta 6 mesi prima (Regno Unito ed Irlanda) ovvero 4 mesi
prima (Svezia) dell'ingresso nel paese e la titolazione almeno 30
giorni dopo invece di 21.
Anche per il Regno Unito valgono norme
diverse, si vedano tutte le informazioni messe a disposizione nell'
articolo del sito (anche in lingua italiana)
www.visitbritainshop.com
I seguenti paesi dovrebbero seguire in tutto le
norme europee: Vaticano, Svizzera, Andorra, Lechtenstein,
Monaco, San Marino, Norvegia. Anche l'Islanda si dovrebbe adeguare alle
norme europee, ma ancora non applicano i provvedimenti. Vedi il sito (in lingua inglese)
http://www.pettravel.com. La normativa
per l'importazione turistica di cani e gatti dice tra
l'altro che occorre prenotarsi per la quarantena con almeno 3
mesi di anticipo, che l'Italia è considerato un paese con la rabbia, che il
cane deve avere almeno 7 mesi di età, che è possibile arrivare solo nelle date
previste dal centro di quarantena, cioè una volta al mese per ogni centro, che il
costo è circa 20.000 corone islandesi (poco più di 100 euro).
Il passaporto europeo (Pet passport)
Per ottenere il rilascio del passaporto
europeo per cani, gatti e furetti bisogna recarsi presso la ASL di
appartenenza e contattare il servizio veterinario. In genere occorre:
- portare l'animale con il microchip già installato
- per i cani certificato di iscrizione
all'anagrafe canina; per i gatti ed i furetti il certificato di apposizione di microchip
- documento e codice fiscale del proprietario
- ricevuta del versamento dei diritti (circa 34€)
- certificato di vaccinazione antirabbica
- titolazione anticorpale se ci si
vuole recare nei seguenti paesi della comunità europea:
Irlanda, Malta, Regno Unito, Norvegia, Svezia, oppure se ci si vuole
recare in paesi extraeuropei DIVERSI dai seguenti: Andorra,
Antigua e Barbuda, Antille olandesi, Argentina, Australia, Aruba, Barbados,
Bahrein, Bermuda, Bielorussia, BosniaErzegovina, Canada, Cile, Città
del Vaticano, Croazia, Emirati
Arabi Uniti (Abu Dhabi, Dubai, Sharjah, Ajman, Ras al Khaimah,
Fujairah, Umm al Quwain), Federazione Russa
(Mongolia Sovietica, Mosca, San Pietroburgo, Siberia), Figi,
Giamaica, Giappone, Hong Kong, Islanda, Isole
Cayman,Isola dell'Ascensione, Isole Falkland, Isole Vergini
Britanniche, Liechtenstein, Malesia, Mayotte, Maurizio,
Messico, Monaco, Montserrat, Nuova Caledonia, Nuova Zelanda,
Polinesia Francese, Saint Kitts e Nevis,
Saint Pierre e Miquelon, San Marino, Singapore, Sant'Elena, Stati
Uniti D'America (compresa Guam), Saint
Vincent e Grenadine, Svizzera, Taiwan, Trinidad e Tobago, Vanuatu,
Wallis e Futura
(verificare l'elenco sul sito ufficiale
della
Comunità europea)
- altre vaccinazioni richieste da paesi
europei ed extraeuropei, come trattamento zecche o vaccinazione echinococco.
La vaccinazione antirabbica deve essere
stata fatta da almeno 21 giorni ma meno di un anno prima della richiesta del passaporto. Se si
tratta di un richiamo invece il suo effetto è immediato.
La titolazione anticorpale va fatta
almeno 21 giorni dopo la vaccinazione, ma non è necessario
ripeterla se si sono fatti regolarmente i successivi richiami
previsti dalla vaccinazione antirabbica.
L'analisi del sangue per la titolazione
anticorpale va fatta esclusivamente presso uno dei laboratori
riconosciuti dall'Europa, vedi l'elenco nel
sito ufficiale della comunità europea
Quindi fate attenzione a non uscire
dall'Europa senza tale documento, perché al vostro ritorno
potreste non poter rientrare e non avere nel paese dove vi trovate un
laboratorio riconosciuto. Supponiamo che dall'Italia vi rechiate in
Albania, non avete bisogno della titolazione anticorpale, perché
in uscita dall'Europa non è richiesta. Quando però
tornerete in Italia vi verrà richiesta e vi toccherà
eseguirla in uno dei laboratori riconosciuti, ma in Albania non ne
esistono.
Per la Finlandia occorre anche
registrare la vaccinazione contro l'echinococco, fatta almeno 30
giorni prima dell'ingresso.
Il passaporto vale per tutta la vita
dell'animale, ma va rinnovato ogni anno, registrando il richiamo
dalla vaccinazione antirabbica (costo circa 8 €). Se si
interrompe il protocollo previsto per la vaccinazione antirabbica
allora occorre ripetere la titolazione anticorpale.
Norme per altri paesi
Le norme cambiano in continuazione, in
dipendenza di epidemie e di nuove leggi. Tenere presente che in
alcuni paesi vi sono restrizioni severe, come l'obbligo di quarantena
a proprie spese, come era in vigore fino a poco tempo fa per Islanda
e per Gran Bretagna. Ora per l'Islanda occorre fare preventivamente una procedura di importazione, a ma chi arriva con il
cane o il gatto senza averla fatta la regola è l'abbattimento immediato dell'animale
Elenco di siti di alcuni Paesi
stranieri dove è possibile trovare informazioni:
- Argentina
- Australia
-
Canada
- Cipro
- Corea
- Emirati Arabi
- Finlandia
- Giappone
-
Hong Kong
- Israele
- Irlanda
- Norvegia
- Nuova
Zelanda
- Singapore
- Sry Lanka
- Sudafrica
- Svezia
- Svizzera
- USA
Per le norme specifiche relative ad
alcuni paesi europei si veda:
- Ministero
dell’Agricoltura e Foreste della Finlandia
- Irlanda
- Islanda
- Svezia
- Gran Bretagna
- Malta
Viaggiare in aereo con cani, gatti, animali domestici
Ogni compagnia aerea ha le sue norme, ma la maggior parte
si attengono alle seguenti regole. E' possibile portare in cabina durante il volo solo
cani e gatti, in un apposito contenitore-gabbia, di peso compreso il contenitore non
superiore a 10 Kg (in alcuni casi 8), di dimensioni non superiori a quelle previste
per il bagaglio a mano. Per tale trasporto bisogna comunque pagare la tariffa come bagaglio
aggiuntivo anche se rientra nei limiti di peso ammesso.
Per animali più grandi occorre prevedere un contenitore
apposito per il trasporto nel vano bagagli. Ma vi sono diversi problemi, anche se la
stiva è pressurizzata, la pressione minore e la temperatura bassa causano sofferenze
all'animale fino a qualche caso di morte. In questo caso comunque non bisogna usare
sedativi per tranquillizzare l'animale, perché diminuiscono le sue difese alle difficili
condizioni ambientali.
Naturalmente per i cani guida dei non vedenti vi sono delle deroghe.
Viaggiare in nave con cani, gatti, animali domestici
Anche qui le compagnie di navigazione hanno le loro norme,
ma la maggior parte si attengono alle seguenti regole. I cani di piccola taglia possono
essere condotti al guinzaglio in alcune zone della nave (in alcune navi solo in ponti all'aperto).
I cani di taglia medio-grande devono essere messi nelle gabbie che si trovano in genere in
un locale di servizio nei ponti più alti. E' di regola vietato portare gli animali in cabina,
anche se alcune compagnie (ad esempio
Grandi Navi Veloci) permettono di prenotare apposite cabine
da condividere con i propri animali domestici.
Naturalmente per i cani guida dei non vedenti vi sono delle deroghe
Esempi:
In Islanda se vi recavate con un cane o un gatto fino a qualche anno fa era prevista la quarantena su un'isola lontana dalla costa,
per un periodo di oltre un mese ed a spese dell'incauto turista. Probabilmente hanno avuto problemi per ottenere il dovuto, perché oggi
è prevista la soppressione immediata dell'animale se non avete preventivamente fatto le pratiche per la procedura di importazione.
In Danimarca alcune razze (Pitbull terrier, Tosa inu, American staffordshire terrier, Fila brasileiro, Dogo argentino, American bulldog,
Boerboel, Kangal, Ovtcharka (pastore del Caucaso), Tornjak, Sarplaninac) sono vietate e quindi se importate vanno soppresse. Naturalmente
la frontiera della Danimarca non è attiva, quindi attenzione a non portare inavvertitamente il vostro cane di queste razze nel paese.
Alle isole Faroer gli animali sono ammessi, seguendo le procedure previste, solo per periodi superiori ai 3 mesi; in questo modo
evitano le contaminazioni dovute al flusso turistico.
Nota
Questa guida potrebbe spaventare il viaggiatore.
La quantità di regole e norme da rispettare è notevole e praticamente tutti i turisti infrangono qualche regola ogni volta che
viaggiano. La guida allora serve a rendere coscienti di quante e quali regole si applicano al nostro bagaglio ed a rispettare
soprattutto l'ambiente (non comprare o raccogliere prodotti animali e vegetali), la sicurezza aerea, i divieti tesi ad impedire il
trasporto accidentale di malattie e contaminanti. Deve essere anche chiaro che solo andando alle fonti ufficiali si possono conoscere tutte
le regole attuali, in quanto cambiano spesso e senza preavviso. In effetti per sapere tutto occorre consultare i siti delle compagnie
aeree e di navigazione, degli aeroporti, delle dogane nazionali, dei ministeri della salute o dell'immigrazione
toccati dal nostro viaggio. Ed a volte neanche basta.