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Guida per preparare i bagagli di www.camperisti.itControlli doganali: patrimonio artistico e culturaleIn breve: quando uscite da un paese con oggetti di valore o antichi il doganiere potrebbe bloccarli se non sono accompagnati da una documentazione adeguata Per gli oggetti antichi o di valore artistico occorre fare un discorso a parte. Nessun doganiere vuole che venga depredato il patrimonio artistico e culturale del proprio paese, quindi per acquistare oggetti del genere spesso serve un attestato del ministero delle belle arti locale. Attenzione a valutare gli oggetti che acquistate sia dal punto di vista artistico, ma anche dal punto di vista antiquario e quindi della rarità. I negozianti, per vendere, sono soliti sottovalutare il problema, dicendo che un oggetto di 50 anni non è antico, oppure vi forniscono di un certificato che attesta la natura e la provenienza dell'oggetto. Ma, come potete capire, queste certificazioni, se non sono rilasciate dagli organi competenti, non hanno valore per il doganiere. Anche in questo caso molto dipende dal doganiere, il quale non è un esperto di arte o di archeologia e quindi potrebbe anche pensare che un quadro finto antico possa essere vero, o la riproduzione di un reperto archeologico possa essere vera. Quindi attenzione a tappeti, sculture, gioielli, quadri che potrebbero sembrare antichi o di grande valore. Accenniamo anche al fatto che alcuni oggetti di culto, profondamente legati alla cultura popolare, non dovrebbero essere acquistati ed esportati da turisti non credenti per farli divenire souvenir e soprammobili. I doganieri potrebbero essere infastiditi se portate con voi oggetti di culto. Esempi: In Turchia, nei dintorni di Efeso, alcune persone cercano di vendere ai turisti monete, vasi ed altri oggetti antichi frutto di scavi illegali. Quasi sempre si tratta di falsi, come dimostra il fatto che si possono ottenere a prezzi irrisori. Comunque se trovati da un doganiere sicuramente avrete dei problemi. Comunemente i credenti cristiani ortodossi ritengono che i miracoli vengano fatti dalle immagini dei santi piuttosto che dai santi stessi. Quindi un'icona antica viene venerata maggiormente perché ha fatto molti miracoli, ma anche un'icona nuova potrebbe avere poteri taumaturgici. In tale situazione per tali credenti è quasi offensivo che un non credente usi l'icona come soprammobile senza la venerazione che le compete. Qualche anno fa in uscita dalla Russia, per un'icona nuova ma di un certo valore, incrostata in argento, il doganiere, probabilmente per un forte senso religioso, bloccò l'esportazione pretendendo una certificazione ministeriale. L'icona venne lasciata alla guida che accompagnava il gruppo, per cercare di fare l'attestato e poi spedirla. A Bangkok sulla strada dell'aeroporto ci sono diversi grandi manifesti, messi dalla chiesa buddista, che esortano il turista da evitare di acquistare immagini di Budda, o dal farsi fare tatuaggi con la sua immagine. Quindi la statuetta di Budda può essere acquistata da un fedele che la usa nel piccolo altare che ha in casa, offrendo giornalmente fiori, riso e cibo, ma non dal turista che non le riconosce il valore religioso. Anche la Thailandia è uno stato laico, quindi non si tratta di una legge applicata dalle dogane, ma di un invito al rispetto rivolto al turista. Nota
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